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FRANCESCA LOLLI

 

 

 

«Francesca Lolli»

Francesca Calamita, Assistant Professor, University of Virginia

 


Nata a Perugia nel 1973, Francesca Lolli si trasferisce a Milano nel 1998 dopo un breve periodo di studi in filosofia nel capoluogo umbro. Si diploma alla nota scuola di Teatro “Arsenale” come attrice e poco dopo si laurea in scenografia all' Accademia di Belle Arti di Brera (Milano). Durante gli anni di studio all’Accademia continua a collaborare con la scuola di Teatro “Arsenale” e lavora come attrice in numerosi spettacoli, tra i quali Il gioco dell'epidemia di E. Ionesco, Il berretto a sonagli di L. Pirandello, Pulp di C. Bukowsky, La chiesa di L. F. Celine, ed altri. Per la tesi decide di girare un documentario su un famoso fotografo newyorkese Andres Serrano. Da quel momento, affascinata da un mondo nuovo e quasi sconosciuto, decide di cambiare la sua vita e di dedicarsi completamente alla video arte, alla performance e alla regia. Una scelta che ripagherà Lolli negli anni a seguire.
 

Nel 2013 escono le sue prime video performance: Cleaning my Identity e Abandon, seguite nel 2014 da Just Want To Be a WoMAn, Artist Must Be Beautiful e Dove sono finite le lucciole. È già dai primi lavori che Lolli si occupa di questioni di genere globali e tematiche socio-politiche attuali e rilevanti, invitando il suo pubblico a riflettere, a fare autocoscienza e a vedere la realtà con nuovi occhi. Nel 2016 seguono Un nodo, In uterus (Following patriarchal beauty standards since 1976) e The Dying Lilium, oltre che Orgia o Piccole Agonie Quotidiane, il suo primo cortometraggio. Quest’ultimo è ispirato alla tragedia teatrale di Pier Paolo Pasolini e invita a ripensare la complessità delle relazioni interpersonali e le dinamiche del potere, oltre che a riflettere su varie forme di violenza. Dopo Orgia o Piccole Agonie Quotidiane Lolli lavorerà su altri due corti, Fausto (2017) e Dentro la casa (2018), per dedicarsi successivamente ai lungometraggi Nostra Signora del Silenzio (2019) e Voglio vivere senza vedermi (2019), girato insieme a Bruno Bigoni. Nella video performance del 2017, Dolorosa Mater, Lolli ritorna su uno dei punti centrali del suo lavoro sia come regista che performer: la condizione femminile. In una performance intensa, in bianco e nero, Lolli è una donna vestita con un lungo abito nero, in un paesaggio arido, che cammina trascinandosi un enorme sacco in cui metaforicamente vengono raccolti tutti i pesanti compiti socio-culturali e famigliari a cui è chiamata a rispondere durante la sua esistenza.
 

Dal 2015 al 2017 frequenta il CFCN (Centro di Formazione Cinematografico Nazionale) diplomandosi in Regia Cinematografica a Roma. Nel 2020 prende parte al progetto artistico “MY NAME IS FRANCESCA”, una piattaforma dedicata al lavoro delle tre performer e filmmaker italiane Francesca Fini, Francesca Leoni e Francesca Lolli, in collaborazione con la curatrice d'arte Francesca Interlenghi (autrice del blog “The Dummy’s Tale” ). Il progetto, nato originariamente come mostra fisica per spazi tradizionali, ha avuto il suo improvviso debutto in rete il 16 marzo del 2020, come risposta attiva all'emergenza dettata dalla pandemia.
 

Il 18 maggio 2020, in concomitanza con il decreto del governo che ha stabilito la fine del confinamento nazionale, la piattaforma si è data carattere permanente di Art Social TV. Nasce quindi MY NAME IS FRANCESCA (MNIF) TV, con l’obiettivo di proseguire, attraverso appuntamenti settimanali, la raccolta di frammenti di voci autorevoli che contribuiscono a (ri)comporre il mosaico della riflessione sull’arte contemporanea. Un nuovo assetto multimediale per meglio continuare a decifrare la complessità dell’attuale momento storico complesso e incerto. Sulla piattaforma è possibile conversare con Lolli e porle domande sulle sue opere.
 

I suoi lavori sono stati proiettati in numerosi festival nazionali ed internazionali dal Torino Film Festival (2019) al  W:OW Art Film & Video Festival di Mosca (2019), dalla Siger Gallery di Londra (2017) all’Underground FilmFest di Monaco (2017), passando per Tel Aviv (Art Summer nights, Norman Series, 2016), Teheran (30 Performances, 30 Artists, 30 Days Festival, 2014),  Melbourne (METAMORPHOSIS, group exhibition, 2014), Vancouver (VIVO Media Art Centre, 2015) e la 56ima Biennale di Venezia (Tibet Pavilion, 2015).
 

Riflettendo sulle sue opere Lolli rivela: “Tutta la mia ricerca si può racchiudere in un'unica parola: urgenza. È l'urgenza che porta alla comunicazione, ed i mezzi che ho scelto per fare ciò sono quelli a me più congeniali: il corpo e il video. Attraverso di essi cerco di essere veicolo di emozioni, cerco di sublimare la mia visione della vita e del mondo che mi circonda e molto spesso possiede. L'obiettivo principale della mia ricerca è quello di ricevere ed elaborare il “qui e ora”, di parlare del presente e di poterlo trasporre cercando di renderlo universale. Vorrei che il mio corpo (dal vivo attraverso la performance o filtrato dall’obiettivo) fosse un mezzo pulsante e ricettivo dei mali (e beni) dell'epoca nella quale mi è dato vivere. In fondo come ci ricorda Pierre Restany, «La vita è colpa dell'arte»”.

Lolli è una giovane artista da seguire. Ha già prodotto molte opere sia come regista che come video performer, si è resa visibile non solo al pubblico italiano di nicchia, ma anche a quello internazionale ed accademico. Un percorso fatto di nuove scoperte, di sperimentazioni, di denuncia sociale, immerso in una realtà da discutere dal punto di vista globale. Un occhio italiano ricercato alla conquista del mondo di cui sentiremo parlare molto in futuro.

 

 

FILMOGRAFIA (2013-2020)

-        HR+ (video performance, dur: 03:34 - 2020)

-        Voglio vivere senza vedermi, di Bigoni - Lolli (lungometraggio, dur: 72’ - 2019)

-        Nostra Signora del Silenzio (lungometraggio, dur: 69’ - 2019)

-        Espiazione (video performance, dur: 05:11 - 2018)

-        Dentro la casa (cortometraggio, dur: 09:09 - 2018)

-        Fausto (cortometraggio, dur: 08:04 - 2017)

-        Dolorosa Mater (video performance, dur: 03:14 - 2017)

-        RiGenerazione (video performance, dur: 05:53 - 2017)

-        No Place For a Different Language (video performance - Super8 - HD, dur: 02:51 - 2017)

-        The Dying Lilium (video performance, dur: 03:27 - 2016)

-        Orgia o Piccole Agonie Quotidiane (cortometraggio, dur: 15:14 - 2016)

-        In uterus (Following patriarchal beauty standards since 1976) (video performance, dur: 02:41 - 2016)

-        Un Nodo (video performance, dur: 03:43 - 2016)

-        Just Want To Be a WoMAn (video performance, dur: 02:59 - 2014)

-        Artist Must Be Beautiful in 2014 (video performance, dur: 02:14 - 2014)

-        Dove sono finite le lucciole (video performance, dur: 01:29 - 2014)

-        Abaddon (video performance, dur: 04:30 - 2013)

-        Cleaning my Identity (video performance, dur: 03:22 - 2013)

 

 

TRAILERS E SELEZIONE DI OPERE

https://vimeo.com/francescalolli

 

ART SOCIAL TV

https://www.facebook.com/mynameisfrancesca/

 

BIBLIOGRAFIA

- Intervista a Francesca Lolli e Bruno Bigoni

- Francesca Interlenghi, Orgia o Piccole Agonie Quotidiane

- Alessandro Amato, Nostra Signora del Silenzio di Francesca Lolli

- Francesca Interlenghi intervista Francesca Lolli

- Francesca Interlenghi incontra Francesca Lolli, Francesca Leoni, Francesca Fini e Francesca Calamita

-Francesca Lolli, “Invited Perspectives”, g/s/i, 2018

DONT CALL ME BABY_Self portrait_F.Lolli_
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